Gin Pigskin è il fiore all’occhiello di Silvio Carta. Il suo nome prende vita da un incontro ravvicinato tra Elio Carta e alcuni cinghiali durante la raccolta delle botaniche. 

Le botaniche scelte per il Pigskin, anche se in quantità maggiori, sono le stesse del Giniu, ovvero ginepro, mirto, timo, finocchietto, salvia e scorza di limone.

Il colore giallo paglierino con sfumature oro nasce dal passaggio in botti centenarie dove prima è stata fatta riposare la Vernaccia di Oristano. Al naso è coinvolgente con note di macchia mediterranea, ginepro, noce moscata con lievi sentori più dolci di vaniglia. All’assaggio è morbido, strutturato, in grado di coinvolgere tutto il palato grazie alla grande persistenza di note tostate.

È un gin da assaporare liscio o in abbinato ad una tonica per ottenere un ottimo Gin & Tonic.